Il modello tradizionale, che va per la maggiore, è quello di dimensioni 80 x 60 x 60, in grado di contenere dai 12 ai 15 coperti. La larghezza della lavastoviglie, in questo caso, è di 60 cm ed è indicata per chi ha una famiglia numerosa o per chi è solito ospitare spesso gente a cena. In ogni caso, non è detto che questa lavastoviglie non possa essere acquistata se si vive soli, infatti grazie alla funzione di lavaggio “a mezzo carico” è possibile utilizzarla anche quando non è del tutto piena in modo da sprecare meno acqua ed energia. Inoltre, per ottenere costi minori sulla bolletta, si può comunque pensare all’acquisto del modello 80 x 60 x 60 e aspettare di riempire del tutto l’elettrodomestico prima di azionare il lavaggio, in questo modo lo si utilizzerà meno frequentemente, notando notevoli risparmi.
La capacità di carico, in particolare, è uno degli aspetti decisivi che guidano la scelta di una lavastoviglie. Ovviamente deve essere adeguata al nucleo familiare. Infatti, a parità di ingombro, circa 60 centimetri di larghezza, la capacità di carico può variare significativamente. Si va dai 12 coperti delle lavastoviglie meno efficienti da questo punto di vista fino ai 16 di quelle dalla migliore organizzazione degli spazi interni. La maggiore o minore capacità di carico dipende dal numero di cestelli interni alla lavastoviglie, che possono essere due o tre. Quelle più economiche ne hanno due, di solito in quello inferiore si mettono le pentole e le posate, che possono essere infilate in un apposito cestino estraibile. Le lavastoviglie più capienti e moderne invece hanno tre cestelli, in questo caso il cestino portaposate è molto basso e collocato nella parte superiore della lavastoviglie. In questo modo lo spazio del cestello inferiore viene utilizzato completamente per caricare pentole e piatti.
Il consiglio, comunque, resta sempre quello di azionare il lavaggio nelle fasce orarie ridotte che coincidono con la sera e la notte.
Altre caratteristiche che vi devono guidare la scelta della lavastoviglie sono le prestazioni. Quindi: la durata del ciclo standard, la classe di asciugatura e la rumorosità.
La durata del lavaggio “standard” di una lavastoviglie è quello che dura più a lungo, tra tutti i cicli presenti. Questo dato è utile se, ad esempio, fate lavorare la lavastoviglie di notte per sfruttare le tariffe energetiche ridotte e volete sapere quanto a lungo la macchina continuerà a fare rumore. Oppure, se dovete cucinare un pasto a più portate e vi può essere utile sapere in quanto tempo le stoviglie messe a lavare saranno di nuovo pronte all’uso. Solitamente il ciclo di lavaggio più lungo può avere una durata che va dai 190 ai 210 minuti. Ad ogni modo, tutte le lavastoviglie offrono anche programmi più brevi di questo.
L’asciugatura invece dipende sicuramente dalla classe energetica. Anche qui però l’Unione Europea impone che vengano commercializzati solo gli elettrodomestici con classe di efficienza di asciugatura A. I metodi di asciugatura possono essere condensazione naturale o calor proprio, ovvero quando viene sfruttata la naturale condensazione del vapore sulle pareti in acciaio della lavastoviglie. In questo caso, il consumo energetico è pari a zero ma i tempi di asciugatura sono lunghi. Altro metodo di asciugatura è la ventilazione o convezione, ovvero quando una ventola interna accelera il processo di condensazione. C’è poi lo scambiatore di calore o condensatore, anche in questo caso pensato per accelerare la condensazione. E infine, lo scarico esterno dove l’apertura automatica della porta fa uscire il vapore. Questo riduce moltissimo i tempi di asciugatura a nessun costo energetico.
C’è infine la rumorosità. In generale, i modelli più recenti sono ormai tutti piuttosto silenziosi, ed è comunque doveroso precisare che i valori indicati dai produttori sono il risultato di test effettuati in laboratorio, nelle migliori condizioni acustiche possibili. Poi il rumore effettivo dipenderà sempre dalle caratteristiche della vostra cucina, dall’arredo, dal tipo di pavimento, dalle piastrelle e tanto altro. Controllate, quando scegliete il modello da acquistare, che si aggiri tra i 40 e i 50 dB durante il lavaggio. In alcuni modelli di fascia medio-alta è disponibile anche un programma “notturno”, pensato apposta per ridurre i rumori quanto più possibile.
I programmi
Se avete già avuto una lavastoviglie sapete già quali sono i programmi e le funzioni che potrebbero esservi utili. Ad esempio, se avete bimbi piccoli potrà interessarvi la presenza di un ciclo di lavaggio igienizzante per i biberon, oppure se cucinate parecchio al forno avrete bisogno di programmi adatti allo sporco incrostato. I programmi più utilizzati sono: il programma completo con ciclo standard, che comprende prelavaggio ed asciugatura ed è il ciclo più lungo della lavastoviglie. Il programma quotidiano invece è pensato per stoviglie mediamente sporche, non include il prelavaggio ed è più breve del lavaggio standard. Il programma cristalli è presente solo su alcuni modelli di lavastoviglie. Prevede un’asciugatura accurata per restituire bicchieri e stoviglie in vetro e cristallo senza aloni, poi c’è il programma breve, un ciclo ultra rapido per le stoviglie poco sporche, il programma Eco che riduce al minimo i consumi energetici e idrici, al prezzo però di un allungamento considerevole dei tempi. Poi c’è il programma notturno, più silenzioso, e quello di prelavaggio, ovvero un ciclo che può essere seguito da un ciclo di lavaggio normale. Il numero e il tipo di programmi varia a seconda della fascia di prezzo, solitamente.